Fino a qualche anno fa la risposta sarebbe stata un “NO secco”, per colpa di uno studio condotto dalla “Duke University” nel 2012.
Secondo i ricercatori, esiste un preciso nesso tra la riduzione di quoziente intellettivo in un giovane adulto ed il suo elevato consumo di Cannabis in età adolescenziale. Per molto tempo è stato considerato uno studio valido ma è stato poi dichiarato “non veritiero” perché non teneva conto di molti altri fattori come: malattie mentali; alcool; altre droghe e le condizioni socio-economiche.
Per fortuna, si sono fatti altri studi molto più meticolosi che hanno dimostrato che non c’era nulla di vero in quella teoria.
Ad esempio quello pubblicato sul “Journal of Psychopharmacology” , condotto su un campione di 2.235 adolescenti

britannici della “Avon Longitudinal Study of Parents and Children” che ha cercato di individuare il possibile legame tra uso di Cannabis tra adolescenti e diminuzione del QI e del rendimento scolastico. La ricerca ha dimostrato che l’uso di marijuana non causa un declino nelle funzioni cognitive e nell’intelligenza in generale.

La cannabis ha ispirato musicisti del calibro di Bob Dylan, Louis Armstrong, Jimi Hendrix, artisti come Salvador Dalì e anche il più celebre drammaturgo della cultura occidentale William Shakespeare.
Se la cannabis brucia il cervello, come hanno fatto a scrivere canzoni come “knocking on heavens door” o “what a wonderful world”? Come ha fatto Dalì a dipingere “La persistenza della memoria”? Come ha fatto Shakespeare a scrivere “Romeo e Giulietta” “Amleto” o “Macbeth”?

In campo artistico/creativo questa sostanza è la benzina della creatività, perché uno degli effetti della cannabis è quello di porsi costantemente delle domande. Questo può essere un’arma a doppio taglio intendiamoci… a volte se ti fai troppe domande, sale la paranoia e capita la famosa “presa a male”. Ma battute a parte, qual è l’unico modo per ottenere risposte? Porsi delle domande. E porsi delle domande è il primo passo per acquisire informazioni. Se non si ha la curiosità di scoprire, non si scoprirà mai.

In conclusione, non possiamo dire con certezza se la cannabis renda più intelligenti o meno ma di sicuro, stimolando la creatività e la curiosità delle persone, le rende più propense a cercare risposte. E in un mondo costellato di incertezza, non è una virtù da buttare via.

P.S. Ovviamente l’abuso del consumo di cannabis ha dei rischi, sopratutto per gli adolescenti.